Il giorno del suo aureo centenario, così come nei giorni precedenti, Verina Olla ha perorato con una certa insistenza una singolare causa, a cui sembrava tenere particolarmente. Ovvero che agli astanti suoi festeggianti, esclusivamente famigliari e intimi parenti, fosse distribuito “un ricordino”, ovvero un cartiglio che ricordasse l’inconsueto evento. Verina non ha fatto però alcun riferimento agli elementi testuali, oltre alle date ineludibili, che compongono questi memorabilia; una dotta frase, un caritatevole motto, un exergo devozionale. Il destinatario dell’istanza, raccolta in uno dei suoi quasi quotidiani pellegrinaggi dall’agro di Marraconi al buon ritiro urbano della vegliarda, era l’interlocutore più immediato, cioè chi scrive. Devo dire di non aver sottaciuto il desideratum, meditando più e più volte quale fosse la soluzione più consona, l’apparato “letterario” più acconcio, anche per non incorrere in una sua pronta ricusazione. Per cui anche quella che a me sembrava una citazione adeguata, estratta da un brillante e celebre libello sulla irrimediabile decadenza della borghesia italiana postbellica, non era inattacabile. Mi riferisco a Ci salveranno le vecchie zie? di Leo Longanesi e segnatamente questi passi: “Erano, sono e ancora saranno, queste nostre zie, fusti di quercia, dalle radici ben solide, ben piantate, ben radicate nelle vecchie case…Erano, sono e ancora saranno, queste nostre zie, le custodi dell’ordine classico, nutrito da un’ironia un po laica, che non tollera il patetico cristiano e il patetico socialista; di un ordine classico, sorretto dalla scarsa fiducia nel progresso e nella bontà degli uomini e che non invita a colazione Rosseau. Ci salveranno le vecchie zie?” La proposta va fatta, ma con cautela, perchè Verina potrebbe rilevare un certo afflato retorico sulle pretese virtù salvifiche che vorrei attribuirle. E incorrerei, quasi certamente, in un suo ironico strale. Come chi a tavola le faceva osservare che i filetti di pesce sono noti per la grande quantità di fosforo e i conseguenti benefici per l’umana intelligenza. Verina addentandoli con malcelata soddisfazione ha subito replicato: “Non appena arrivano allo stomaco ne vedrò subito gli effetti. Ne son certa.”. Luigi Manias




