Eccallà! La fatidica odierna “Die de sa Sardinia”, con l’ineludibile corollario di polemiche. Vade retro.
Come ovviare? Oggi ad esempio dalle 13:00 alle 18:00 si poteva dare un’occhiata – e io l’ho appena fatto – al secondo giorno dell’asta online “Surrealism, rare books & manuscripts” della Arenberg di Bruxelles, che proponeva un assortimento di scrigni di gioia tipografici offerti a palati esigenti e disponibili a congrui esborsi. Il lotto 701, ad esempio; uno dei 115 esemplari su carta Alpha della prima edizione delle Memoires d’Hadrien della Yourcenar, che è partito da una stima tra i 400 – 500 per poi essere aggiudicato per 8.000 euro, il secondo più caro dopo l’edizione originale dell’opera prima di Elskamp. Ma anche il lotto 709 non scherzava! Stimato tra i 1500 e i 2000 è stato battuto per 2800 euro, ottavo prezzo di aggiudicazione più alto. Si trattava del Paradise Regain’d, seconda opera di Milton stampata nel 1905 dalla tipografia privata londinese Doves Press, considerata ai vertici dell’arte tipografica del secolo scorso. L’esemplare offerto era uno dei 300 su carta a mano ed il primo libro della Doves Press in cui sono stati utilizzati caratteri greci.
Presentava un interessante ex dono sulla prima pagina di guardia “”to Ethel Offer from Emery Walker, March 17, 1906 “. Emery Walker (1851-1933) era cofondatore della Doves Press, insieme a T.J. Cobden Sanderson, mentre la beneficiaria del volume era Ethel May Offer, figlia di Daniel Archard Offer, mercante di granaglie che visse e lavorò per molti anni a Fairview e prima in una casa (ora demolita), nella London Road a Devizes nel Wiltshire. Da ragazza Ethel aveva talento per il disegno e frequentò la locale Scuola di Scienze e Arti, per poi svolgere un intenso tirocinio a Bristol. Nel 1900 divenne assistente personale di Walker a Londra sino, probabilmente, al 1908; anno dell’epilogo del rapporto con Cobden Sanderson. Ethel intrattenne rapporti anche con Sidney Carlyle Cockerel – eclettica figura di intellettuale, bibliofilo, collezionista d’arte e socio di Walker sin dal 1900 in un impresa di incisioni fotografiche – alla quale donò nel 1903 un manoscritto del XV secolo, il De gestibus romanorum di Leonardo Bruni e nel 1904 una copia de A Book of Songs and Poems from the Old Testament and the Apocrypha con dedica: “To Ethel M. Offer from S.C. Cockerell Aug 31 1904”. Fece parte, forse sin dalla costituzione nel 1907, del Women’s Guild of Arts, che riuniva artigiane e artiste afferenti al movimento Arts & Crafts, fondato da William Morris e di cui Walker era eminente esponente. Nel 1909 è attestata la sua collaborazione con Charles Harry St. John Hornby, fondatore nel 1895 della Ashendene Press, che la ringrazia per la rilegatura dei suoi libri: “thanking her for the book she has done for him – ‘It is charmingly thought out and the workmanship is beyond praise… I am sending you a cheque for .7.0 which Mr. Walker tells me is what you and he think a fair price… I must not forget to compliment you on the binding”. Nel 1910 Ethel sposò un suo compaesano, Ernest Sandell, prima commerciante in granaglie, poi in vino. Qualche tempo prima dell’evento Cockerel le aveva inviato le ‘heartiest congratulations’ e l’anno successivo gli auguri per la nascita del figlio. Ethel fu interprete di una visione non retorica del rapporto tra i sessi. In una sua lettera del 1913 indirizzata alle segretarie della Gilda la Sandell giudicava l’adesione in qualità di membri onorari dei maschi come “excessively silly and feminine”. Gli era stato commissionato dalla Gilda di realizzare l’elenco calligrafato delle iscritte, ma aveva rinunciato prima di iniziare poiché: “she didnt want to go down in posterity as being involved in making the roll of a Guild of man – eaters.” Una prova della sua arte reperibile sul web è un piccolo acquarello nella casa nel Wiltshire di John Hornby. Continuò la sua attività di rilegatrice e calligrafa sino al 1930, ma morirà subito dopo la seconda guerra mondiale. Al di la di questo frammentario contributo manca ancora di Ethel May Offer non solo un profilo biografico, comprensivo della sua carriera artistica ma anche, semplicemente, degli accenni un po più circostanziati e continuativi sulla sua attività. A conferma dell’assunto la totale assenza di riferimenti sulla Offer nella più recente e completa monografia di Simon Loxley Emery Walker: arts, crafts, and a world in motion.
Questo esemplare del Paradiso ritrovato di Milton dimostra come un libro, sebbene di eccelsa fattura, possa perdere la sua dimensione di prodotto seriale grazie ad una dedica e rivelare così biografie inedite e un’insospettabile rete di relazioni. Luigi Manias
Bibliografia e sitografia consultata
https://www.invaluable.com/auction-lot/paradise-regaind-a-poem-in-iv-books-to-which-are–9b8410a8e1
The Wiltshire Archaeological Magazine , Volumi 70-75: 211
Zoë Thomas, Women Art Workers and the Arts and Crafts Movement, Manchester University Press
Miranda Garret, Zoe Thomas, Suffrage and the Arts: Visual Culture, Politics and Enterprise, 2018: 34




